L'ultima notte di Aurora

L'ultima notte di Aurora
Barbara Baraldi

Giunti, pubblicato nel 4 settembre 2017
564 Pagine

Era maggio 2017 quando la profiler Aurora Scalviati si fa conoscere attraverso la penna di Barbara Baraldi, e il 4 settembre 2019 esce in libreria la sua terza avventura, "L'ultima notte di Aurora", che non vedevo l'ora di leggere!
È alla conferenza del professor Menni, esperto di disturbi post-traumatici, che Aurora viene avvicinata da una giovane ragazza che le pone una domanda singolare: "Credi che si possa davvero uscire dal buio?". Aurora però la perde subito di vista, e la ritrova esanime, dopo essersi tolta la vita buttandosi dal palazzo sotto gli occhi di tutti. L'archiviazione del caso come "suicidio" però, non convince Aurora, che crede ci sia molto altro dietro la decisione definitiva della ragazza, ma questa non è la sua unica preoccupazione, perché il ritrovamento di un cadavere brutalmente sfigurato mette in agitazione la cittadina, e Aurora si troverà ad affrontare una caccia a un serial killer soprannominato "Grigione", come il protagonista di una leggenda che strappa gli occhi alle sue vittime.

Avevamo lasciato Aurora Scalviati, vice ispettore al commissariato di Sparvara, preda di un disturbo bipolare che non la fa stare tranquilla, e un frammento di proiettile in testa impossibile da rimuovere.
Con "L'ultima notte di Aurora" non torna solo la profiler che entra nelle mente dei serial killer, ma anche Bruno, Silvia e Tom, la squadra dei reietti: "un gruppo di esponenti delle forze dell'ordine reclutati tra gli ultimi, tra coloro che non godevano propriamente della considerazione del superiori. Una squadra di invisibili, proprio per questo gli unici in grado di fermare un assassino invisibile."

Quello che mi piace delle storie di Barbara Baraldi è il fatto che i personaggi ritornano, buoni e cattivi, dando così l'idea che la vita di Aurora continui in modo autentico, e se il mio consiglio è comunque quello di leggerli cronologicamente, l'autrice trova il modo di permettere a chiunque voglia approcciarsi ai suoi libri di leggerli anche indipendentemente, perché se è vero che i riferimenti alle storie precedenti sono sempre molti, il caso trattato nasce e si conclude in ogni singolo libro. Seguire la cronologia è però importate, perché Aurora è un personaggio da conoscere dalla sua origine, libro dopo libro va costruendosi una personalità sempre più approfondita.
È un personaggio che entra nel cuore di chi legge, grazie al suo punto forte - che spesso è risultato anche un ostacolo nelle sue indagini - ovvero il fattore umano, quella sensibilità che Aurora possiede, quell'empatia così forte che le fa percepire ogni caso come un prolungamento della sua pelle. Aurora è una poliziotta comune eppure straordinaria, legata alla sua squadra (Bruno, Silvia e Tom) tanto da sentirla come la propria famiglia, e proprio come tale affronta momenti anche difficoltosi, ma rimane un'ancora a cui aggrapparsi e una terza spalla con cui affrontare le brutalità a cui il suo lavoro, inevitabilmente, la sottopone.

Se è così interessante e intrigante leggere di Aurora, è solo grazie alla naturalezza ma anche all'intensità con cui l'autrice ne parla, attraverso una scrittura vivace e una storia che non lascia tranquilli fino alla fine, dove ci si ritrova inevitabilmente coinvolti sia dal caso complesso, che dalle vicende interpersonali dei protagonisti che ormai sono diventati un appuntamento fisso. Spero di incontrarli di nuovo, nel frattempo non mi resta che consigliarne la lettura!

L'ultima notte di Aurora
Barbara Baraldi

Giunti, pubblicato nel 4 settembre 2017
564 Pagine

Era maggio 2017 quando la profiler Aurora Scalviati si fa conoscere attraverso la penna di Barbara Baraldi, e il 4 settembre 2019 esce in libreria la sua terza avventura, "L'ultima notte di Aurora", che non vedevo l'ora di leggere!
È alla conferenza del professor Menni, esperto di disturbi post-traumatici, che Aurora viene avvicinata da una giovane ragazza che le pone una domanda singolare: "Credi che si possa davvero uscire dal buio?". Aurora però la perde subito di vista, e la ritrova esanime, dopo essersi tolta la vita buttandosi dal palazzo sotto gli occhi di tutti. L'archiviazione del caso come "suicidio" però, non convince Aurora, che crede ci sia molto altro dietro la decisione definitiva della ragazza, ma questa non è la sua unica preoccupazione, perché il ritrovamento di un cadavere brutalmente sfigurato mette in agitazione la cittadina, e Aurora si troverà ad affrontare una caccia a un serial killer soprannominato "Grigione", come il protagonista di una leggenda che strappa gli occhi alle sue vittime.

Avevamo lasciato Aurora Scalviati, vice ispettore al commissariato di Sparvara, preda di un disturbo bipolare che non la fa stare tranquilla, e un frammento di proiettile in testa impossibile da rimuovere.
Con "L'ultima notte di Aurora" non torna solo la profiler che entra nelle mente dei serial killer, ma anche Bruno, Silvia e Tom, la squadra dei reietti: "un gruppo di esponenti delle forze dell'ordine reclutati tra gli ultimi, tra coloro che non godevano propriamente della considerazione del superiori. Una squadra di invisibili, proprio per questo gli unici in grado di fermare un assassino invisibile."

Quello che mi piace delle storie di Barbara Baraldi è il fatto che i personaggi ritornano, buoni e cattivi, dando così l'idea che la vita di Aurora continui in modo autentico, e se il mio consiglio è comunque quello di leggerli cronologicamente, l'autrice trova il modo di permettere a chiunque voglia approcciarsi ai suoi libri di leggerli anche indipendentemente, perché se è vero che i riferimenti alle storie precedenti sono sempre molti, il caso trattato nasce e si conclude in ogni singolo libro. Seguire la cronologia è però importate, perché Aurora è un personaggio da conoscere dalla sua origine, libro dopo libro va costruendosi una personalità sempre più approfondita.
È un personaggio che entra nel cuore di chi legge, grazie al suo punto forte - che spesso è risultato anche un ostacolo nelle sue indagini - ovvero il fattore umano, quella sensibilità che Aurora possiede, quell'empatia così forte che le fa percepire ogni caso come un prolungamento della sua pelle. Aurora è una poliziotta comune eppure straordinaria, legata alla sua squadra (Bruno, Silvia e Tom) tanto da sentirla come la propria famiglia, e proprio come tale affronta momenti anche difficoltosi, ma rimane un'ancora a cui aggrapparsi e una terza spalla con cui affrontare le brutalità a cui il suo lavoro, inevitabilmente, la sottopone.

Se è così interessante e intrigante leggere di Aurora, è solo grazie alla naturalezza ma anche all'intensità con cui l'autrice ne parla, attraverso una scrittura vivace e una storia che non lascia tranquilli fino alla fine, dove ci si ritrova inevitabilmente coinvolti sia dal caso complesso, che dalle vicende interpersonali dei protagonisti che ormai sono diventati un appuntamento fisso. Spero di incontrarli di nuovo, nel frattempo non mi resta che consigliarne la lettura!
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